L’Acquedotto di Milano dal 1888 ai nostri giorni: mappe, progetti, foto e oggetti d'epoca dall'archivio storico di MM
A Milano, alla fine dell’Ottocento, si è realizzata un’opera tecnica e architettonica senza precedenti: l’Acquedotto civico della città.
La nuova mostra La Fabbrica dell’Acqua realizzata da MM Spa vuole fare conoscere la storia dell’Acquedotto, che ha in gestione dal 2003, e il Fondo Storico del proprio Archivio. L’esposizione – che segue la mostra “Una rivoluzione sotterranea“, inerente lo sviluppo della rete fognaria di Milano – è dedicata alle persone che hanno progettato e costruito l’Acquedotto e a tutti coloro che dal 1888 ad oggi hanno lavorato e lavorano, ogni giorno, per garantire agli abitanti la quantità necessaria di acqua potabile, sicura e a basso costo.
Il percorso espositivo fluisce tra le foto d’epoca, le originali tavole di progetto degli impianti, le planimetrie degli edifici d’acquedotto e i materiali storici. La documentazione dell’Archivio di MM Spa copre un arco di cerchio temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo agli anni Sessanta del secolo successivo.
La mostra: dove e quando visitarla
Dal 24 novembre 2023 al 31 gennaio 2024 presso la Centrale dell’Acqua di Milano, Piazza Diocleziano, 5.
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Per informazioni scrivere a cami@mmspa.eu.
La mostra
Con questa mostra MM Spa vuole fare conoscere la storia dell’Acquedotto civico di Milano, che ha in gestione dal 2003, e il Fondo Storico del proprio Archivio.
L’acqua potabile di Milano è racchiusa nelle profondità del sottosuolo urbano e le Autorità preposte hanno scelto di estrarla mediante pozzi profondi. Alla fine dell’Ottocento, applicando le conoscenze in campo ingegneristico, idraulico e geologico, si è realizzata un’opera tecnica e architettonica senza precedenti per la città di Milano.
Attraverso foto d’epoca, originali tavole di progetto degli impianti, planimetrie degli edifici d’acquedotto e i materiali storici la mostra ripercorre la storia dell’Acquedotto della città e l’evoluzione dello stesso nel corso degli anni.
La documentazione dell’Archivio di MM Spa copre un arco temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo agli anni Sessanta del secolo successivo.
La stessa Centrale dell’Acqua di Milano, oggi museo d’impresa, è parte integrante della mostra perché era innanzitutto la Centrale di pompaggio Cenisio, avviata nel 1906 e dismessa solo negli anni Ottanta. All’interno, l’ambientazione è creata dai dislivelli dell’antico impianto e dai suoi macchinari d’epoca, lasciati appositamente in sede per ricordare la sua funzione di “Fabbrica dell’Acqua”.
La “Milano d’altri tempi” emerge nelle foto che ritraggono gli scorci delle aree urbane in corso di sviluppo, dall’architettura oggi inusuale delle prime Centrali, dai prospetti in mattoni e da taluni interni in stile Liberty, ma emerge altresì dai macchinari realizzati dalle nascenti industrie quali Magneti Marelli, Riva, Franco Tosi e Tecnomasio Brown Boveri.
Durante il percorso è possibile anche ammirare una selezione di strumenti legati all’acquedotto, tra cui rari esemplari ottocenteschi di contatori metallici, alcune componenti delle tubazioni d’epoca e un carro di pronto intervento che, nei primi decenni del Novecento, era condotto a mano lungo le strade di Milano per le riparazioni sulla rete idraulica.
La distribuzione dell’acqua potabile in città, dal 7 ottobre 1944 al 25 dicembre 1952, è raccontata attraverso i trafiletti di giornale e dalla pubblicazione di Amedeo Belloni intitolata L’Acquedotto Milanese. Tra gli argomenti trattati, Belloni ricorda i danni subiti dall’impianto durante la Seconda Guerra Mondiale e l’impegno per ripararli in tempi brevi.
Il percorso espositivo continua con relazioni, tabelle, grafici dei costi e dei consumi e due registri delle tubazioni posate. Sono un’inedita documentazione che illustra quanta cura si attribuiva agli aspetti economici del Servizio di Acqua potabile.
Al termine della mostra sono esposti un reportage fotografico attuale e due planimetrie del Servizio Cartografico di MM Spa. La prima tavola spiega la dislocazione delle Centrali attualmente attive, delle quali 6 sono entrate in esercizio tra il 1904 e il 1924, e la ramificazione delle tubazioni principali; la seconda localizza le 641 fontanelle pubbliche e le 52 Case dell’Acqua presenti oggi in città. A conclusione del percorso vediamo esposta una fontanella pubblica accostata al suo rilievo tecnico datato 1932.
Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Andrea Aliscioni, Giulia Belloni, Luigino Consiglieri, Maria Conte, Nicola Cosentino, Teresa Gentile, Giovanni Granata, Corrado Grazzini, Maria Mannarino, Fabio Marelli, Giovanni Meroni, Roberta Ragni, Stefano Tani, Pierluigi Zucca e tutti i colleghi del Servizio Idrico Integrato di MM Spa.
Maria Antonietta Breda - Curatrice della mostra
Architetto, specialista in Restauro dei Monumenti e dottore di ricerca in Urbanistica Tecnica, è autrice di un centinaio di pubblicazioni scientifiche.
Come studiosa e docente ha una pluriennale esperienza di ricerca e d’insegnamento: per il Corso di Laurea in Ingegneria Edile Architettura è stata docente del Laboratorio di Storia dell’Architettura II presso il Politecnico di Milano Campus di Lecco (2003 – 2016); per il Corso di Laurea in Scienza dei Beni Culturali ha tenuto il corso di Architettura del Paesaggio presso l’Università Statale di Milano (2002 – 2009).
Svolge ricerche di Storia dell’Architettura, con una particolare predilezione per la storia del paesaggio urbano e del giardino storico. Collabora con istituzioni pubbliche ed enti privati in materia di analisi territoriali, di catalogazione dei beni architettonici e di tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio. È esperta di ricerche archivistiche.
Con il XXI secolo e le indagini sui giardini storici italiani e stranieri ha dato luogo allo studio e alla proposta di recupero e valorizzazione dei Templi della Notte di Milano e di Cernusco sul Naviglio. Tra i numerosi lavori che ha pubblicato su questo tema si ricorda, uno per tutti, la monografia Il Tempio della Notte. Architettura ipogea nei giardini paesaggistici, edito nel 2012 da Leo S. Olschki di Firenze. Su questo argomento ha presentato le sue ultime indagini il 22 aprile 2022 al Convegno internazionale e interdisciplinare Il Giardino degli dei, svolto a Villa d’Este (Tivoli), a cura di Andrea Bruciati e Chiara Santini.
Il recupero della memoria storica del recente passato, che ha visto la Seconda Guerra Mondiale e i lutti occorsi alla popolazione civile, le ha dato modo di indagare i Rifugi Antiaerei ad uso civile a Milano e in Italia, anche dal punto di vista tecnico e ingegneristico. I suoi lavori sono stati pubblicati in articoli scientifici, negli atti di congressi nazionali e in monografie. Dal 2011 al 2021 ha promosso il recupero e la valorizzazione del Rifugio Antiaereo N. 87, situato nei locali semi sotterranei dell’attuale scuola primaria Giacomo Leopardi di Milano.
A Milano ha individuato e indagato un centinaio di Rifugi Antiaerei ad uso pubblico e privato, tra cui la Torre delle Sirene e il Bunker della Prefettura situati tra gli storici palazzi Diotti e Isimbardi. Per il loro recupero ha promosso con alcuni colleghi il workshop di progettazione “Riscoprire la Milano sotterranea: progettare una nuova fruizione collettiva per la Torre delle Sirene e il Bunker della Prefettura”. Il seminario si è tenuto nel 2016 presso la Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni con la collaborazione di Città Metropolitana di Milano, Polisocial e Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano.
Per la Provincia di Monza Brianza ha condotto gli studi comparativi sulla storia e l’architettura di alcuni borghi. I risultati sono raccolti nel Quaderno n. 1/2010 Villa Pusterla Carcano Arconati Crivelli a Mobello e nel Quaderno 2/2011 Fortificazioni della Terra di Mezzo. Patrimonio architettonico, culturale e storico della Provincia Monza e Brianza, editi per la Provincia stessa.
Nell’ambito delle attività scientifiche del Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani) tra il 2012 e il 2016 ha organizzato tre congressi internazionali dal tema Conoscenza e valorizzazione delle opere militari moderne – knowledge and development of modern military structures. Gli atti sono confluiti in tre volumi pubblicati dalla casa editrice British Archaeological Reports di Oxford.
Tra il 2014 e il 2015 ha ordinato e descritto il fondo archivistico del Servizio Idrico Integrato di MM Spa contribuendo alla sua conservazione e valorizzazione. Il fondo è costituito da centinaia di documenti storici, principalmente fotografie e disegni, che testimoniano la costruzione e lo sviluppo dell’acquedotto e della fognatura della città di Milano tra XIX e XX secolo. Una preziosa fonte per gli studi sull’evoluzione e sulla crescita della città. Sulla storia dell’acquedotto ha inoltre indagato la documentazione esistente presso la Cittadella degli Archivi e Archivio Civico Milano.
Con l’ing. Maurizio Brown e il prof. Pietro Redondi ha curato le mostre: “L’Oro di Milano” e “Una storia civile”, contribuendo allo sviluppo delle conoscenze sull’uso storico dell’acqua e sulla vicenda della copertura del Naviglio che ha trasformato la città di Milano, promuovendone anche la diffusione con presentazioni e conferenze.
Ha contribuito alle mostre organizzate da Spirali d’Idee per il Comune di Milano tenute per alcuni anni presso Palazzo Morando: “Milano città d’Acqua” (2015 – 2016), “Milano. Storia di una Rinascita” (2016 – 2017) e “Milano Anni ’60. Storia di un decennio irripetibile” (2019 – 2020).
Tra il 2019 e il 2021 per il Servizio Idrico Integrato di MM Spa ha collaborato alla predisposizione della Mappa del rischio della rete acquedottistica formulando uno degli indicatori: la “vetustà” della rete.
Nel 2022 è stata incaricata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano per attività di censimento e ricognizione dei beni immobili di interesse storico e culturale in stato di abbandono del territorio di Milano città metropolitana.
Speleologa e promotrice dell’Archeologia del Sottosuolo ha contribuito a divulgare tale disciplina in Italia e all’estero tenendo seminari e corsi. Le più recenti esperienze sono le lezioni svolte nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale promossi dal Politecnico di Milano in collaborazione con Centri di ricerca e formazione in Italia, Armenia e Vietnam.
Attenta alle questioni attuali delle periferie urbane, ha condotto un lungo e approfondito studio sui quartieri pubblici di Milano di proprietà comunale gestiti da MM Spa. Gli esiti sono stati pubblicati da MM Spa nella serie dei volumi La tua casa. Atlante del patrimonio residenziale pubblico del Comune di Milano: volume primo con il catalogo dei beni del Municipio 1 (2016); volume secondo con il catalogo dei beni dei Municipi 2, 3, 4 e 5 (2017); volume terzo con il catalogo dei beni dei Municipi 6 e 7 (2019) e volume quarto con il catalogo dei beni dei Municipi 8 e 9 (2023). Nei volumi è riportata la storia delle Centrali d’Acquedotto realizzate nei singoli Municipi.
Accenni alle Centrali e allo sviluppo dell’Acquedotto Civico e della Fognatura nei comuni aggregati a Milano nel 1923 è anche nel Quaderno Bianco del Municipo 7 pubblicato nel 2023 e nel Quaderno Bianco del Municipio 2, in corso di stampa. Entrambi questi volumi sono stati realizzati per la Fondazione Carlo Perini di Milano con la quale collabora per ricerche storiche e urbanistiche.
Scopri le opere in mostra e ascolta la nostra audioguida.